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Alimentazione e pelle grassa

di Paola Griseri

La pelle grassa è una condizione caratterizzata da un tipico aspetto untuoso e lucido della cute, soprattutto nella zona T di fronte e naso, dalla presenza di comedoni o punti neri e di veri e propri brufoli.

A livello fisiologico, la pelle grassa deriva da una eccessiva ed incontrollata produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, strutture localizzate nel derma, lo strato sottostante l’epidermide. Il sebo è una miscela semiliquida costituita da acidi grassi, trigliceridi, cere e colesterolo, che inizia ad essere prodotto in pubertà sotto stimolo ormonale e che costituisce il 95% del film idrolipidico della pelle.

Per cercare di equilibrare la produzione di sebo, chi soffre di pelle grassa deve eliminare dalla propria alimentazione tutti i cibi raffinati o troppo elaborati che generano tossine e vanno ad affaticare il fegato. Occorre quindi ridurre o eliminare dalla tavola tutto il cibo spazzatura, gli zuccheri semplici e raffinati, i dolci, il cioccolato, ma anche i cibi ricchi di grassi saturi come salumi, formaggi stagionati, fritture, salse e sughi di ogni tipo che aumentano il carico di grassi saturi e idrogenati nella dieta.

Sono sconsigliati particolarmente tutti gli alimenti ad alto indice glicemico, come prodotti ricchi di fruttosio o sciroppo di mais, dolci di produzione industriale, cereali raffinati come pasta bianca, farina di tipo 00, pane bianco, biscotti, o cioccolato. Gli alimenti ad alto indice glicemico (zuccheri), infatti, causano il rilascio, da parte del pancreas, dell’insulina, un ormone altamente infiammante per il nostro corpo. È buona norma inoltre anche ridurre o eliminare (in base all’entità del problema) il latte vaccino ed i suoi derivati.

Inoltre, una corretta idratazione a base di acqua, l’utilizzo di olio extravergine di oliva ricco di vitamina E, e la limitazione di alcol e cibi piccanti, che sono potenti vasodilatatori, possono concorrere a migliorare il quadro di salute della pelle grassa.